A Boston arrivano i Knicks di 'Melo e Stat, ovvero la squadra col record peggiore della lega. E un motivo c'è, fidatevi. Infatti, se è vero che a New York il talento abbonda, é anche vero che non esiste una minima chimica di squadra. E questo, contro una squadra come Boston, che della chimica fa il suo cavallo di battaglia, non puo' che portare a una roboante sconfitta per i Knicks. I Verdi vincono 89-69 una partita che hanno sempre in controllo.
I Celtics volano quindi in Texas, all'ombra dell'Alamo, per affrontare gli Spurs. Una sfida fra due squadre ricche di campioni che si rifiutano di imboccare il viale del tramonto. La sfida è magnifica, molto tattica e fisica: basket allo stato puro, tanto che sembra una finale, piú che una partita di RS. Gli ultimi minuti si giocano in una bolgia, che esplode al momento del jumper del pareggio di Tim Duncan a 2'' dalla fine(dopo che Rondo aveva fatto 1/2 ai liberi). Pierce spara sul secondo ferro il tiro della vittoria e si va all'overtime. Un supplemento di spettacolo, insomma. Prolungamento che si rivela fatale per i Celtics, che sono costretti a cedere 84-81, e che sbagliano ancora, sempre con Pierce, il tiro del pareggio sulla sirena. Non basta un Garnett eterno da 28 punti.
Pierce che sbaglia due tiri sulla sirena in una singola partita è cosa piú unica che rara, e infatti il capitano di Boston si rifá quando, nella partita successiva contro i Wizards al Garden, segna il fade-away della vittoria (66-65) facendo impazzire di gioia i tifosi bostoniani.
Due vittorie e una sconfitta. Ancora non si riesce a ingranare. E se le luci sono le due vittorie (anche se quella con i Wizards non è stata una partita giocata al livello delle precedenti), le ombre non sono rappresentate tanto dalla sconfitta di S.Antonio, quanto dall'ennesima vittoria buttata via in volata contro una diretta avversaria.