martedì 30 ottobre 2012

Luci ed ombre sui Celtics

A Boston arrivano i Knicks di 'Melo e Stat, ovvero la squadra col record peggiore della lega. E un motivo c'è, fidatevi. Infatti, se è vero che a New York il talento abbonda, é anche vero che non esiste una minima chimica di squadra. E questo, contro una squadra come Boston, che della chimica fa il suo cavallo di battaglia, non puo' che portare a una roboante sconfitta per i Knicks. I Verdi vincono 89-69  una partita che hanno sempre in controllo.

I Celtics volano quindi in Texas, all'ombra dell'Alamo, per affrontare gli Spurs. Una sfida fra due squadre ricche di campioni che si rifiutano di imboccare il viale del tramonto. La sfida è magnifica, molto tattica e fisica: basket allo stato puro, tanto che sembra una finale, piú che una partita di RS. Gli ultimi minuti si giocano in una bolgia, che esplode al momento del jumper del pareggio di Tim Duncan a 2'' dalla fine(dopo che Rondo aveva fatto 1/2 ai liberi). Pierce spara sul secondo ferro il tiro della vittoria e si va all'overtime. Un supplemento di spettacolo, insomma. Prolungamento che si rivela fatale per i Celtics, che sono costretti a cedere 84-81, e che sbagliano ancora, sempre con Pierce, il tiro del pareggio sulla sirena. Non basta un Garnett eterno da 28 punti.

Pierce che sbaglia due tiri sulla sirena in una singola partita è cosa piú unica che rara, e infatti il capitano di Boston si rifá quando, nella partita successiva contro i Wizards al Garden, segna il fade-away della vittoria (66-65) facendo impazzire di gioia i tifosi bostoniani.

Due vittorie e una sconfitta. Ancora non si riesce a ingranare. E se le luci sono le due vittorie (anche se quella con i Wizards non è stata una partita giocata al livello delle precedenti), le ombre non sono rappresentate tanto dalla sconfitta di S.Antonio, quanto dall'ennesima vittoria buttata via in volata contro una diretta avversaria.

venerdì 26 ottobre 2012

Celtics fulminati, poi si riprendono

1-1  e palla al centro.
Dopo le due vittorie in fila i Celtics incappano in una sconfitta contro i Thunders, tuoni, di Oklahoma.
I verdi rimangono fulminati dall'atletismo degli avversari, che a piú riprese conducono anche in doppia cifra. I Celtics pero', nonostante l'assenza di Rondo , rimangono sempre in scia, ma nulla possono quando Durant entra in ritmo, nel secondo tempo, e scava il solco per i suoi. La partita finisce 72-69, con Ray Allen che prima mette la tripla del -1 a 2'' dalla fine, ma poi fallisce la bomba del pareggio sulla sirena. Durant marchia a fuoco la vittoria con 30 punti (che in partite da 32 minuti equivalgono a 40).

I verdi tornano finalmente sulla costa Est, e sempre senza Rondo vengono accolti alla Quicken Loans Arena dai Cavaliers. La partita è delicata per entrambe le formazioni. I Cavs nel primo tempo sono molto piú reattivi e chiudono avanti di 6 lunghezze. Boston è in ritardo su ogni pallone.
Poi, negli ultimi due quarti, arriva la mossa della premiata ditta Doc Rivers-Browns che cambia la partita: la zona 1-3-1. I Cavalieri non ci capiscono piú nulla e segnano solo 24 punti in due quarti, a fronte dei 48 dei verdi di Boston. I Celtics dunque girano la partita e vincono addirittura in scioltezza, con il risultato finale che recita 76-58.

Il bilancio ora è di 5 vittorie e 4 sconfitte, e la prossima partita è contro i New York Knicks, i rivali di sempre.

martedì 23 ottobre 2012

Boston perde ancora, poi risorge

Dopo la sconfitta con gli Heat si rimane in Florida per il back to back contro i Magic, in fase di ricostruzione dopo l'addio di Superman Howard.
Non ci sará Superman, ma la serata è comunque Magic(a) per Orlando, che inizia con un 16-2 e a metá gara è avanti 39-19. Non che Boston giochi male, almeno non da giustificare un -20: semplicemente i verdi soffrono terribilmente il back to back (anche perchè la partita con gli Heat è risultata particolarmente probante anche sul piano nervoso), e tutti i tiri, ben costruiti, escono (Pierce chiuderá con 2 punti e 1-11, ma almeno 7 erano tiri piedi per terra con due metri di spazio). Insomma, la classica partita storta, che pero' arriva al momento sbagliato. La perdiamo, ovviamente, ma la perdiamo con una grande reazione,in particolare della panchina, che ci riporta anche a -2, clamorosamente. Finisce pero' 73-66 Magic, ma per come si è sviluppato il match è quasi una vittoria.

Sotto 2-3 affrontiamo i Bucks di Ellis e Jennings, una coppia di peperini. I Celtics pero' risorgono con un Pierce da 24 e controllano sempre la partita, dopo aver fatto il vuoto nel secondo quarto (+14 all'intervallo). La partita finisce sul 76-70, dopo  una mini rimonta Bucks, che serve solamente ad alleggerire il parziale.

Si vola quindi in California, precisamente a San Francisco per affrontare i Warriors, squadra sempre imprevedibile (soprattutto nella vecchia edizione di curry+ellis).
I Verdi di Boston fan subito il vuoto nel primo quarto con un Garnett da 15. Golden State peró non molla e comicia una lenta rimonta che riporta il risultato in discussione a 5 minuti dalla fine. Pierce allora sale in cattedra infilando 10 punti e servendo 2 cioccolatini a Garnett (19 con 6 ast e 6 reb per Pierce alla fine,votato MVP, e 21+12 per KG).
Golden State ha comunque la palla della vittoria sulla sirena, ma la tripla da 8 metri di Curry si infrange sul primo ferro. Finisce 81-79 Boston, che ora ha un record di 4-3 ed è quinta nella Conference.

La prossima è ancora fuori casa, a Ovest, contro i temibilissimi Oklahoma City Thunder di Durant, Harden e Westbrook. E Boston sará senza Rondo, fuori 2 settimane per un'infiammazione alla caviglia.

domenica 21 ottobre 2012

Un uno-due da far girare la testa

Che sberle ragazzi. Lo diciamo subito: incappiamo in due sconfitte. Evitabili, e la beffa sta proprio in ció.

Voliamo a Indianapolis e subito si ripete il copione delle prime due gare vinte, solo che stavolta ad andar sotto di 19 a metá terzo quarto siamo noi. I celtics sono spenti,scarichi e vengono tartassati dalle continue penetrazioni avversarie (Granger e George sugli scudi).
Poi, magicamente, peschiamo il coniglio dal cilindro. Coniglio che ha un nome e un cognome preciso: Courtney Lee,che con 13 in fila ci rianima, manco fosse un defibrillatore. Torniamo clamorosamente in partita, a due minuti dalla fine, sotto di due (72-70), avremmo anche la tripla del sorpasso, ma il tiro di Allen si spegne sul ferro. Finisce 78-74.

Come se non bastasse, perdiamo anche a Miami. E brucia parecchio, perchè stavamo dominando.
Nei primi due quarti Miami prova ripetutamente ad andarsene (+8 nel primo quarto, +9 nel secondo), con LeBron scatenato e un Terry che ne mette 9 con tre bombe in 6 minuti. Ma una clamorosa difesa (soprattutto di Wallace e Garnett) e un maestoso Garnett da 14 e 8 all'intervallo ci tengono a galla. Anzi, a metá gara siamo sul +3.
Il terzo quarto è un'apoteosi verde, Pierce e Garnett tagliano in due la difesa degli Heat con un pick'n'roll difficilmente difendibile, Allen colpisce da tre e difensivamente dominiamo. Tocchiamo anche il +11, LeBron e Wade son neutralizzati. Ecco,appunto. Spunta Chalmers con 5 in fila a fine quarto e riporta gli heat a -6. Subiamo il colpo psicologico e nell'ultimo quarto ci sciogliamo come neve al sole, anche perchè i veterani sono stanchi morti. (Non ho gestito benissimo le rotazioni,ma quanto Garnett fattura 23-14 a fine terzo quarto cosa fai,non lo cavalchi?!). Finisce 76-69, con soli 8 punti all'attivo nell'ultimo quarto.

Che doppia scoppola, ragazzi.
Ora in back to back a Orlando. Con la lingua a penzoloni.

venerdì 19 ottobre 2012

Allacciate le cinture,si parte!

É tutto pronto per l'inizio di questa stagione con i verdi di Boston,che si presentano con un roster molto lungo,particolare che permetterà di gestire al meglio le risorse fisiche dei veterani (qualcuno ha detto Garnett,Allen e Pierce?).
La stagione sará lunga 29 partite,i playoffs presenteranno serie al meglio delle sette gare (e le partite saranno da 8 minuti a quarto).

Pronti via,si inizia al Garden con i Sixers. Dopo un primo tempo equilibrato,con un Pierce da 9 punti in un quarto,apriamo il gas e lasciamo lì i Sixers di Bynum. Nel terzo quarto tocchiamo anche il +20, poi la nostra panchina subisce la reazione dei Sixers. Bradley,Green e un canestro di Garnett fissano comunque il finale sull' 85-78 per la nostra prima vittoria.
L'essere stati quasi sempre in controllo ha permesso di far riposare i titolari,con un Pierce comunque sugli scudi (18 in 19 minuti).
Andamento analogo presenta la seconda partita,sempre al Garden, contro i Blazers. Copione che si ripete,e vittoria ancora piú agevole: 74-61 il finale.

Prime due partite positive quindi, con la coppia Garnett-Wallace che sembra aver trovato giá il giusto equilibrio e difensivamente chiude benissimo gli spazi in area.

Ora si va ad Est, prima contro i Pacers (senza Bradley,fuori per due settimane), poi per un back to back in Florida (Heat e Magic).
Il gioco si fa subito duro.

giovedì 18 ottobre 2012

Nuova avventura, vecchi compagni

Finalmente la svolta: nasce Where Nba2k Happens, un blog attraverso cui racconterò le mie avventure nei vari 2kmondi cestistici.
Parte quindi una duplice nuova avventura: quella sul blog e quella sui campi cestistici di Nba 2k12 (con i roster aggiornati pero' a metà ottobre 2012).
Vecchi compagni sono invece quelli che hanno ispirato la nascita di questo blog, due utenti conosciuti in altri lidi e che si sono trasferiti su blogger, creando due blog che vi invito a visitare: rimarrete piacevolmente sorpresi. ( ecco i due link: http://kobangelestimes.blogspot.it/  e  http://the2kballdontlie.blogspot.it/  )
Ma non solo,vecchi compagni sono anche i componenti della squadra con cui intraprenderò la mia avventura: I Boston Celtics!
Perchè Boston? Principalmente perchè la sfida è ardua,e consiste nel dare l'ultimo assalto al titolo e contemporaneamente iniziare una ricostruzione ponendo le basi per un futuro vincente. In secondo luogo,per l'ammirazione smisurata che provo per la tecnica sopraffina di alcuni giocatori,fra cui spicca Kevin Garnett. E' la passione smisurata per questo giocatore che mi ha spinto a intraprendere questa nuova avventura.
 Saranno dei Celtics diversi dalla loro controparte reale: avranno l'aggiunta di Rasheed Wallace(non per motivi tecnici,almeno non solo,ma,anche qui,per motvi esclusivamente di cuore in senso cestistico),e di Ray "He got game"Allen,che ritorna a Boston da Miami in cambio del "Jet" Jason Terry.
Per il resto,quello che vi aspetta,non è altro che una Nba estremamente realistica e pura.
Che l'avventura abbia inizio,dunque.