venerdì 30 novembre 2012

First Round Game 1&2 Celtics vs Knicks

Premessa: che sarebbe stata dura, lo sapevamo (i Knicks ci avevano messo in serissima difficoltá in RS), ma cosí dura no, non ce lo aspettavamo.

Game 1

La serie inizia a Boston, visto il fattore campo a favore dei Celtics. L'atmosfera è quella della grandi sfide, il pubblico del Garden è interamente dipinto di verde per un colpo d'occhio da brividi.
Si parte, e si parte male: Kidd ha rivoluzionato questi Knicks di D'Antoni, giocano di squadra e sfruttano al meglio il tanto talento a loro disposizione. I celtics non riescono a trovare la via del canestro, i Knicks invece la trovano anche con troppa facilitá e scappano via: +14 a fine primo quarto. La reazione cge ci si aspetta non c' è neanche nel secondo quarto, almeno fino a quando non decidiamo di mandare al diavolo il sistema con le nostre de torri e schieriamo Green da 4. Con questa mossa, e con Courtney Lee al posto di Allen, parte la riscossa. Garnett e Wallace giocano a turno da 5, con Rondo, Lee, Pierce e Green sul perimetro. Come detto, cambia tutto: a fine terzo quarto mettiamo addirittura la testa avanti: 59-57.
Ma abbiamo rotazioni parecchio corte, soprattutto per quanto riguarda gli esterni (Rondo,Allen e Lee per due spot, vista l'assenza di Bradley). La fatica si fa sentire, Pierce sbaglia tutto e precipitamo a -11 a 2' dalla fine: finita. Anzi no, perchè succede l'incredibile: Lee, autore di una partita maiuscola, piazza tre bombe e una rubata che vale altri due punti, Green mette pure lui una tripla. I celtics sono incredibilmente a -3 e hanno la palla in mano con 3" alla fine. Qui mi assale il dubbio: dare la palla a Pierce, freddo ma abituato a queste situazioni, o a Lee,  che è in serata da go-to-guy? Barrate pure A, palla a Pierce e tripla centrale sul ferro. Stavolta è davvero finita. Vincono i Knicks 86-83 (Kidd autore di 24 punti), non bastano 28(!!) punti di Lee e un Green positivo; molto male Allen, Pierce e Garnett. I Celtics son giâ con le spalle al muro.

Game 2

Gara due è giá da dentro-fuori per i Celtics, che devono vincere per tenere accesa la serie. Ecco, appunto: l'inizio è la replica della gara precedente. I Knicks chiudono sul +9 il primo quarto (21-12), e a metá secondo quarto la serie è finita: i Celtics sono a -23. -23!!!! Ma il fatto assurdo è che Allen, ma soprattutto Garnett e Pierce sbagliano l'impossibile, anche a livello di scelte, come se fossero dei rookie qualsiasi alla prima esperienza ai PO. Ritento Green da 4, ma stavolta non funge, almeno non cosí bene come in gara 1. A questo punto tento la mossa della disperazione: gioco senza Pierce, Garnett, Allen e Wallace (comunque abbastanza positivo) e schiero un quintetto improbabile con Rondo, Lee, Kris Joseph (signori, rispolverato per l'occasione), Green e Sullinger da 5 (!!!!). L' idea è: visto che con le due torri e il quintetto tradizionale, puntiamo tutto sull' energia dei giovani e giochiamo la "small-ball) con pressing a tutto campo. Non ci crederete: FUNZIONA. Tanto che la ribaltiamo: Lee ne ha giá messi 20 a fine terzo quarto, Sullinger ha inchiodato 3 schiacciate utili per caricare l'ambiente e i Celtics tornano sotto. E a metá quarto quarto esplode Green, 9 punti in 1' e sorpasso, incredibile, per i Celtics. Che scappano via. Il finale è 78-71 , l' MVP Lee (chiude a 22 e aggiunge 6 reb) che a questo punto è veramente il go-to-guy, Green ne aggiunge 18, Sullinger 12 in 16'. Vincono i Celtics: li ridico perchè non ci credo neppure io. E vincono senza Pierce (10' su 32'), Garnett e Allen, che nel secondo tempo non hanno visto il campo.

La senzazione è che siamo inferiori, il loro talento offensivo é troppo, e se j Big Three non tornano a giocare non abbiamo speranze. Pero' intanto siamo 1-1, quando á metá gara 2 eravamo giá in vacanza.

martedì 27 novembre 2012

E ora... Play-Offs!

Dopo la brillante vittoria con i Bulls i Celtics si preparano al trittico finale contro Mavs-Hawks-Nets.

Quella contro Dallas é una partita tirata: Nowitzky sfodera una prestazione al livello dei Play-Offs 2011, ma dall'altra parte Rondo disegna basket con i giochi a due con Garnett. Il finale è in volata, dopo una partita sempre in equilibrio: Pierce firma il +3, Brand fa 1-2 ai liberi, Rondo sbaglia il jumper del +4 ma Nowitsky viene contenuto da Kg, e il suo tiro finisce solo sul ferro. Vincono i Celts 92-90.

Con gli Hawks, invece, é tutto piú facile per i Celts, che si servono a lungo della panchina: finisce 85-70, con ancora una buona prestazione di Sullinger

Si arriva così all'ultima partita contro i Nets, scontro che vale il secondo posto a Est dietro gli Heat. L' attesa è grande, ci si aspetta una gran partita. L' attesa è peró delusa: i Nets decidono di tenere a riposo D-Will e Joe Johnson. La partita si chiude così nei primi due quarti, con un secondo tempo in cui le seconde e le terze linee hanno ampio spazio. Vincono i Celtics 83-71.

Boston arriva così ai PO cavalcando una serie di 4 vittorie e occupando il secondo posto a Est dietro gli Heat (ottimo: lo scontro diretto sará possibile non prima della finale di Conference).
Purtroppo peró arrivano anche con DUE INFORTUNI: Fab Melo( fuori dalle 2 alle 4 settimane) e, soprattutto, Avery Bradley (fuori per una tendinite per 2 settimane). Due assenze pesanti che ci costringeranno a modificare le nostre rotazioni (soprattutto Bradley è una pedina chiave).

Per quanto riguarda i premi: Durant e l'MVP, Lillard il rookie dell'anno, Derrick Williams il sesto uomo, Spoelstra l'allenatore,la rivelazione Dragic, RONDO il MIGLIOR DIFENSORE.
E proprio Rondo fa parte, ovviamente, del primo quintetto difensivo e del terzo ideale dell'Nba, GARNETT invece del secondo quintetto ideale e di quello difensivo.

Per quanto riguarda la griglia dei Po:
EST

1 Heat
8 Hawks

4 Nets
5 Bucks

3 Bulls
6 Magic

2 Celtics
7 Knicks

OVEST

1 Thunders
8 Hornets

4 Grizzlies
5 Nuggets

3 Lakers
6 Suns

2 Spurs
7 Blazers

Sará quindi Celtics - Knicks , per un primo turno di fuoco fra due franchigie la cui rivalitá ha scritto pagine di storia importanti dell'NBA.

giovedì 22 novembre 2012

Rush finale

Ci siamo, é l'ultima parte di stagione,
quella dopo l'All-Star Game, la più calda.
Subito incappiamo in un back-to-back particolarmente impegnativo: Lakers e Nuggets, entrambe fuori casa.

Quella con i Lakers é una partita speciale, si sa: si affrontano le due squadre con il maggior numero di titoli vinti, le due franchigie che hanno fatto la storia dell'Nba con la loro rivalità. Lo Staples Center è una bolgia, i Celtics giocano particolarmente bene ma dall'altra parte c'é un Gasol principesco. Dopo aver condotto per tutta la partita, seppur mai in doppia cifra, i verdi si trovan sotto di 2 quando Pierce, servito da Rondo dopo un pick'n'roll con Garnett (in cui Pierce è il terzo uomo sul perimetro), si alza per sganciare la bomba che vale il +1: il tiro è comodissimo, il laker più vicino è a due metri...é DENTRO, E' DENTRO..NAAA, PRIMO FERRO E GAME, SET AND MATCH. Finisce 81-77 dopo la giostra di tiri liberi..non serve a nulla un KG versione extralusso.

Si perde anche in Colorado, sempre di misura,(78-74) e paghiamo le fatiche della bruciante sconfitta del giorno prima.

Sembra l'inizio della fine, ma i C's si riprendono con Jazz (77-72) , Suns (82-80) e Hornets (82-79), salvo perdere clamorosamente con i Raptors per 80-77 (si, i Raptors..).

Si arriva quindi allo scontro con i Bulls allo United Centre, scontro che vale il secondo posto a Est dietro gli Heat.
E qui i Celtics sprigionano tutta la loro energia e la loro frustrazione (ancora per la sconfitta con i Lakers): conducono sempre, dall'inizio alla fine, dopo un primo quarto chiuso sul +9 (21-12). I Bulls si rifanno sotto nell'ultimo quarto, ma la panchina dei Celts, con un sorprendete Jared Sullinger (16 in 8 minuti!! e palma di MVP della serata !!!), rispediscono indietro i Bulls: finisce 89-76 ed è anche LA PRIMA VITTORIA CONTRO UNA GRANDE. Non male, per essere praticamente alla fine della RS...

Ormai mancano solo tre partite (Mavs, Hawks e Nets). Quella con i Nets sará probabilmente decisiva, in quanto scontro diretto per il seconso posto a Est. Avanti tutta, dunque: stanno arrivando i PlayOffs!

ps: nota a margine: se Gallinari ci ha aperto in due, Belinelli non ha visto il campo con i Bulls...

domenica 18 novembre 2012

All-Star Weekend

Ci siamo, la svolta della stagione: il weekend delle stelle, momento che storicamente segna l'inizio della parte calda della RS in vista dei sempre più imminenti Play-Offs.

Prima però i  Celtics volano a Sacramento, dove, un po' a sorpresa, trovano dei Kings apparentemente per nulla in difficoltà, nonostante il pessimo record. La partita è di quelle vere, e se Tyreke Evans è un po' in difficoltà, Cousins detta legge nel pitturato. Sacramento tiene il ritmo dei verdi, che si affidano con particolare convinzione alla panchina, ma alla fine devono cedere di fronte alla Veritá, al secolo Paul Pierce, che con 7 punti negli ultimi due minuti sigla la vittoria 79-74.

Pocco dopo i Celtics volano a Memphis: la sfida é di livello, i Grizzlies sono una delle poche squadre che possono contrastare i verdi sotto i tabelloni. E cosi accade: Wallace soffre parecchio Marc Gasol, e Garnett non ha certamente vita facile con un Randolph da 20 punti. Nonostante questo, e seppur giochino nella tana del nemico, i Celtics tengono, grazie soprattutto a un ottimo Green dalla panchina. Proprio Green, pero', spara sul secondo ferro la tripla della vittoria: dei buoni Celtics vengono sconfitti 79-78.

Garnett e Pierce vengono chiamati dagli allenatori come riserve per l'Est, ma nonostante le loro discrete prestazioni l'Ovest vince 96-95.
Il venerdì sera le matricole avevano asfaltato i sophomores di 19 punti.

Si interrompe quindi a Memphis la striscia di vittorie dei Celtics, che pero' continuano a presentare un record (13-6) di buon livello, soprattutto considerando l'inizio di stagione

martedì 13 novembre 2012

Invincibili!

I Celtics non si fermano più.
Al Garden arrivano i temibili T'Wolves di Love, Rubio, Roy e McGrady(!). I lupi dimostrano subito di non essere solo una squadra piena di talento, ma anche organizzata e unita. Scappano via in doppia cifra, poi nel terzo quarto Allen gira la partita, Garnett metre la museruola a Love e Pierce firma il pareggio. Ma non basta, perche i Wolves rimangono lì anche nel quarto quarto, con un McGrady in versione extralusso. Sul 72-71 Love viene fermato in post da una difesa enciclopedica di KG (che evidentemente sentiva la partita contro la sua ex squadra), Pierce fa 2-2 ai liberi ma la partita non è ugualmente finita. Rimessa con 3" sul cronometro: Rubio riceve palla e gioca un pick'n'pop con Love, ma la tripla dell'uomo franchigia Wolves finisce solo sul secondo ferro.

Altra partita, e altra squadra che si trova fuori dalla zona Playoffs a Ovest. Si vola a Los Angeles contro i temibili Clips di Paul, ma non solo (Griffin, Odom, Billups, Crawford..).
I Clips dimostrano di non meritare la loro posizione in classifica, anche se l'ottimo Jeff Green, dalla panchina, spezza la partita con 12 punti nel solo terzo quarto (20 alla fine). Nonostante Griffin sia letteralmente cancellato da Garnett, in versione Mvp in queste partite, i Clips tornano sotto con Crawford e hanno la palla della vittoria sul 73-71 per i Verdi.
CP3 prova un gioco a due, Rondo rimane incagliato sul blocco di Griffin, quando all'improvviso Garnett, abbandonato Griffin,arriva in aiuto e stoppa la tripla di Paul sulla sirena.

Per l'MVP difensivo io avrei una candidatura..provate a indovinare.
Ora i Verdi sono 12-5, non perdono da oltre un mese e si preparano ad affrontare i poco temibili Kings!

martedì 6 novembre 2012

E sono 4!

-"Coach, ora abbiamo una sfida difficile contro i Bobcats che hanno il nostro stesso record (8-5)".
-"I Bobcats 8-5?!?!?!".
Mi risponde così il Barba, al secolo Barbatrucco, il mentore di tutti i 2kallenatori, quando gli preannuncio l'imminente sfida contro la squadra gestita da Jordan. In effetti è strano vedere i Bobcats così in alto nella conference, ma se son lí un motivo ci sarà. Giusto? Sbagliato. Come al solito il coach zen ha visto lungo e c'ha preso: i Bobcats non son neanche classificabili come squadra. Nel primo quarto riescono a subire un parziale di 32-12, e a chiudere la partita sul 107-59 per i Celtics (+48!!!!). E subire 107 punti in 32 minuti é roba da Guinnes dei primati; da Bobcats, insomma. Tutto a vantaggio dei Verdi, che venivamo da due vittorie consecutive (Wizards e Pistons).

Si sa, una vittoria tira l'altra, e i Celtics vanno a vincere anche a Houston (nella versione pre-Harden), senza dominare ma controllando comunque abbastanza agevolmente (81-70 il finale). Da sottolineare ancora una volta i 20 punti di Pierce, che sta attraversando un periodo di grazia.

I Celtics dovevano infilare un filotto di vittorie, e cosí é stato: ora sono 4 consecutive. Certo, non contro avversari particolarmente impegnativi, ma sono comunque vittorie importanti.
La strada é tracciata, ora bisogna solo percorrerla

domenica 4 novembre 2012

The Captain and the Truth

In NBA the captain and the truth è uno e uno soltanto: Paul Pierce. Il capitano dei Celtics, soprannominato The Truth da Shaquille O'Neal, sfodera una prestazione di altissimo livello nella sfida al Garden contro Detroit. Certo, i Pistons non sono quelli del triennio 2004-2005-2006,
ma vengono letteralmente travolti dalla furia di Paul Pierce, che mette a referto 40 punti, 10 dei quali negli ultimi due minuti del match, quando i Piston erano risaliti fino al -2, dopo esser sempre stati sotto in doppia cifra. Pierce condisce il tutto con 4 assist e 9 rimbalzi e trascina i Celtics alla vittoria per 74-66 (40 punti su 74!!!).

I Celtics ora hanno un record di 8-5 e si preparano alla sfida, che sa tanto di scontro diretto, contro i sorprendenti Bobcats (8-5).