domenica 30 dicembre 2012

Eastern Conference Finals Game 5&6 Celtics vs Heats

Game 5

Quando LeBron sgancia sulla sirena la bomba centrale della vittoria (87-85) sembra tutto finito.
É finita la partita, ovviamente. Ma sembra finita anche la serie, perchè una sconfitta del genere è difficile da metabolizzare. Lo sanno i Celtics, e lo sa soprattutto Pierce, che si ritrova con le mani nei capelli dopo la bomba del Re.
L' America Airlines Arena è in festa, dopo che per tre quarti e mezzo era stata zittita dalla prestazione maiuscola di Pierce (30, 13/21) e dei Celtics, che conducevano con un vantaggio di 11 punti.
Poi peró si scatenava l' uragano LeBron: game, set and match.

Game 6

Il pubblico del Boston Garden prova, inizialmente, a scuotere i suoi, ma i C's sono ancora scossi dalla sconfitta in gara 5, primo fra tutti quello stesso Pierce che aveva dominato a Miami. Miami vola subito via (30-17), e si teme che la serie sia veramente finita. E sarebbe finita, se Allen non esplodesse 3 bombe in fila e confezionasse 15 punti nel solo secondo quarto! Trascinati da Allen, e in difesa dal solito KG, i Celtics risalgono piano piano, fino al +1 firmato da Allen a 20'' dalla fine.
Incredibile. Ma ancora più incredibile è la bomba di LeBron in faccia a Pierce per il +2.
Mancano 10'' e decidiamo di giocare per la vittoria: chiamiamo un' uscita di Allen (27 per lui) da un doppio blocco, ma la difesa di Miami collassa prontamente su di lui, dimenticandosi clamorosamente, peró, Pierce dietro la linea dei tre punti.
The Truth si alza per la bomba: solo rete. Sulla sirena. Finisce 93-92 Celtics.
Sará gara 7, la seconda per Boston in questi PO. Sará gara 7 nella bolgia dell' AAA.

E sará gara 7 anche a Ovest, fra Lakers e Thunders.

Pazzesco.

giovedì 27 dicembre 2012

Eastern Conference Finals Game 3&4 Celtis vs Heats

La serie, dopo le prime due gare, si trasferisce a Boston per gara 3 e gara 4.
Prima, però, lasciatemi dire che questa è una serie totalmente assurda.

Game 3
Dopo aver vinto gara 1 e aver conquistato il vantaggio del fattore campo, ci presentiamo belli carichi.
Non c' è partita. Inutile girarci attorno quando si vince 93-74.
Incredibile, sembra di essere sulle montagne russe con questi continui alti e bassi. I nostri veterani si presentazo belli freschi, Wallace e Garnett, con Sullinger dalla panchina, dominano sotto i tabelloni e Rondo apre il gas in contropiede con i vari Allen, Pierce e Bradley a rimorchio.
Li spazziamo via, già a metá gara abbiamo messo la partita in ghiaccio (56-40).

Game 4

Dunque: alto-basso-alto. Cosa viene ora? Basso, c'avete preso. Anzi bassissimo, perchè perdiamo il fattore campo subendo un' imbarcata casalinga particolarmente pesante: -21 (100-79).
Letali, per noi, sono i 44 in combinata di Terry e Lewis, che da 3 esplodono bombe a raffica (9/15 per loro due)
Non c'è partita.

Ora, la spiegazione che mi so dare per queste batoste alternate è una sola.
Difensivamente noi facciamo scelte molto precise: cerchiamo di chiudere l'area e limitare i penetra e scarica degli avversari, concedendo magari tiri meni contestati sul perimetro. Questo perchè è molto peggio incassare miriadi di canestri al ferro di Wade e LBJ (che generano penetra e scarica, e quindi tiri in ritmo sul perimetro), piuttosto tiri dal palleggio dai 5 metri.
E il piano funziona alla grande. Solo in alcune partite, però: quando i vari Chalmers tirano mattoni, la nostra vittoria è limpida e relativamente facile, altrimenti è notte fonda.
Ma siccome non possiamo limitare tutto il loro talento, penso di continuare su questa linea di tendenza.

Ora a Miami per gara 5 con la serie in parità. (anche Lakers e Thunders sul 2-2)

lunedì 24 dicembre 2012

Eastern Conference Finals Game 1&2 Celtics @ Heat

Ci siamo, finalmente iniziano le finali di Conference: Lakers-Thunders e Heat-Celtics

Game 1

Gara 1 si gioca in Florida, nella tana del nemico. Ma i Celtics sanno gesire la pressione, e sanno giocare di squadra a questi livelli.
E gara 1 lo dimostra. I Celtics partono subito forte, con Garnett sugli scudi. Nel primo quarto allungano giá sul +10 grazie anche ai puni in contropiede di Bradley, e chiudono la prima frazione sul 22-14.
Nel secondo quarto però James prova a reagire, e se Wade e gli altri sbagliano, il re trova in Jason Terry (mandato a Miami per prenderci Allen a inizio anno) il partner ideale. The Jet spara 12 punti in un quarto, ma proprio quando gli Heat sembrano tornati a contatto, Garnett ridicolizza a turno Bosh, Haslem e Oden. Il primo tempo si chiude 50-39 per Boston, che tira col 67%(!!!!!) dal campo. KG è già a quota 14.
Nel secondo tempo Bosh si risveglia, ma gli Heat vivono di fiammate individuali, mentre il gioco dei Celtics è sopraffino. Certo, agli Heats escon tutte le triple, anche quelle comode, e questo ci da una mano.
Ma quando a metà quarto quarto Rasheed piazza la bomba del +23 (80-57), no, non ci crediamo più neanche noi. +23 a casa del nemico, incredibile.
Alla fine finisce 93-77 (+16), con i Celtics che vincono ogni singolo quarto. Garnett chiude a 20 e 9 reb, ma tanti son i giocatori in doppia cifra('Sheed, Bradley, Allen e Pierce, autore di una gran difesa su James).
Incredibile, siamo avanti. E abbiamo dominato.

Game 2

Gara 2 non va altrettanto bene, lo diciamo subito. Tutte le triple che non son entrate a Miami in gara 1, entrano in gara 2. Si mette talmente male (-20 a metá terzo quarto: 67-47), che decidiamo di tirar fuori i veterani per fargli rifiatare. Ormai questa è andata, tanto vale esser freschi per gara 3, finalmente a Boston.
Finisce 97-85, James MVP, ma a far male sono i 23 di Lewis, implacabile da 3 (5/8).
Poco male. Una l'abbiam portata a casa, ed è giá grasso che cola. Ora bisogna vincer le due a Boston per ipotecare la finale: non sará facile, ma abbiamo dimostrato di poterci riuscire.

I Thunders intanto conducono 1-0 sui Lakers.

Buon Natale a tutti.

sabato 22 dicembre 2012

Eastern Conference Semi-Finals Game 5&6 Celtics vs Bulls

Game 5

Che gara 5, al Boston Garden, l'abbiano vinta i Bulls lo sapete giá dal titolo. Bulls che sono stati letteralmente trascinati dai 37 di Rose (94-91 il finale), sette dei quali negli ultimi 100", quando la partita era ancora in equilibrio.
Partita che si era impostata come volevano i Celtics, con la panchina biancoverde che trascinava sul +13 i padroni di casa e il pubblico impazzito. Ma Rose e Deng ricucivano nel terzo periodo, con Rondo che perdeva 3 palloni in fila. Si arrivava così in equilibrio fino alla fine, e sapete poi com' è andata.
Rose, MVP, aggiungeva ai 37 punti anche 7 ast e 9 reb: implacabile.

Game 6

Gara 6 è la chiave di volta della serie: i Bulls sono in rimonta e hanno la possibilità concreta, giocando in casa, di forzare gara 7, che si giocherebbe si a Boston, ma con i Bulls con un chiaro vantaggio psicologico.
Tori che partono forte salvo poi calare nel secondo quarto, con un Garnett negativo in attacco ma maestoso in fase difensiva che guida la rimonta dei verdi. C's che allungano anche sul +5 negli ultimi minuti del quarto, prima che una tripla incredibile da metà campo, sulla sirena, di Rose, mandi le squadre al riposo lungo in una situazione di parità assoluta (41-41).
I tori ripartono forte anche nella ripresa, con il sottoscritto che maledice l' improbabile tripla di Rose, che psicologicamente ha caricato a molla i Bulls.
Con l' esperienza e le zingarate di Rondo (ben 13 ast) i Celtics rimangono a contatto, anche dopo una tripla di Deng per il +7 Bulls a 3' dalla fine. Pierce piazza 5 punti in fila, e Garnett pulisce tutto sotto i tabelloni. A 23" dalla fine proprio un tap-in di KG porta avanti i C's (87-86), ma i Bulls hanno la palla della possibile vittoria.
Rose palleggia, punta Bradley (per l'occasione dirottato sul play dei Bulls), vira e si alza per il Jumper solitario dai 5 metri: ferro! Ci sarebbe ancora tempo, ma il rimbalzo è controllato da Sullinger.

Finisce 87-86, vincono i Celtics, che approdano alle finali ad Est, dopo essersi complicati, e di molto, la vita.
Ora gli Heat, che hanno superato a fatica 4-2 dei sorprendenti Bucks. In RS Miami si era dimostrata clamorosamente superiore, ma i Celtics, prima di arrendersi, si giocheranno tutte le loro carte.

giovedì 20 dicembre 2012

Eastern Conference Semi-Finals Celtics @ Bulls Game 3&4

La serie si trasferisce a Chicago per gara 3 e gara 4, con i Bulls costeette a vincerle entrambe per riaprire la serie, e i Celtics con la possibilità di chiuderla.

Game 3

Su gara 3 c' è poco da dire, oggettivamente: finisce a 3' e 23" dalla fine del secondo quarto. Rose cade male dopo una bella penetrazione nell' area dei Celtics ed è costretto a uscire per la partita.
I Bulls, senza Rose, sono quasi imbarazzanti offensivamente, soprattutto contro una difesa come quella dei Celtics, e non possono evitare la terza sconfitta consecutiva: 88-71 per i C's

Game 4

Si ha il timore, per lo spettacolo, che Rose non possa essere della partita: niente di più sbagliato. C'è e si fa sentire: piazza subito 6 punti in fila (6-0) e guida i Bulls sul 12-6. Sembra poter essere un discreto primo allungo, ma i Celtics, anche con la 1-3-1, piazzano un controparziale terrificante di 14-0 per il 20-12.
Si teme che la serie sia finita, ma Rose e i Bulls non mollano e piano a piano si riavvicinano: 41 pari alla pausa lunga.
Si arriva in equilibrio agli ultimi 3 minuto dell' incontro, con i Celtics che hanno la possibilità concreta di chiudere la serie e aspettare gli Heat(3-1 sui Bucks, intanto), ma Rose non è d' accordo: spara 8, incredibili, punti in serie, con anche due triple, e allunga la serie a gara 5. Finisce 85-79 Bulls, ma i Celtics conducono 3-1

lunedì 17 dicembre 2012

Eastern Conference Semi-Finals Celtics vs Bulls Game 1 & 2

Dopo il rocambolesco primo turno di PO, i Celtics si trovano ora ad ospitare i Bulls per le prime due gare delle semifinali dell' Est.

Prima di entrare nel vivo, è doveroso sottolineare un' importante novitá: i quarti ora dureranno 9 minuti, e non 8, per un totale di 36 minuti, quindi. Tutto questo per aumentare ancora il livello di simulazione cestistica.

Game 1

Pronti via e si parte subito forte: gara 1 è un inno al basket. I Celtics giocano meglio rispetto alla serie cobtro i Knicks, soprattutto perchè non devono far fronte ad accoppiamenti complessi a causa dell' atipicitá degli avversari. I Bulls, d'altro canto, fanno sul serio e si giocano bene le loro carte.
Dopo un primo tempo chiuso sul +2 Celtics, Rose sale in cattedra nel terzo quarto e guida i Bulls sul +8 (25-15). La situazione non é delle migliori per i Celtics, che peró trovano nella 1-3-1 (con KG da 5 e Sullinger da 4) un' arma importante, con Pierce che finalmente domina la scena. I Bulls si spengono, e i Celtics sembrano avviati verso una facile vittoria. D-Rose peró ha altre idee e piazza 5 punti in fila che riportano i Bulls a -1; Sullinger, mandato in lunetta, fa 0/2 e i Bulls hanno addirittura la palla della vittoria. Bradley peró, dirottato su Rose per l' occasione, costringe la stella dei Bulls a una bomba da 8 metri: solo ferro.
Vincono i C's 84-83, con un Pierce MVP da 17, ma fondamentali, punti e con 5 giocatori in doppia cifra.

Game 2

Gara due è giá importante per indirizzare la serie.
E i Celtics non sbagliano, lo diciamo subito. Scendono in campo concentrati, con Allen e Green che guidano la carica dalla panca. Il primo tempo finisce sul +13 (50-37) che diventa +15 a fine terzo quarto.
Il quarto quarto è puro Garbage time, con i Bulls che negli ultimi due minuti riducono di molto il divario fino al +6 finale (88-82).
Per i C's da sottolineare ancora la grande spartizione di tiri e di punti, mentre per i Bulls non basta un Rose da 28, ma che pare troppo solo in attacco, con Boozer che è sistematicamente cancellato da Sullinger.

Iniziamo benissimo i Celtics, quindi.
2-0 contro i Bulls e con la possibilitá di vincerne almeno una a Chicago

venerdì 14 dicembre 2012

First Round Game 7 Celtcs vs Knicks

Capisci che non é serata quando, dopo esser partiti con 2 bombe di Bradley e Pierce (6-0), vedi i Knicks che rimangono aggrappati alla partita, anzi addirittura avanti a fine quarto (19-15), grazie a J.R.Smith, che esplode subito 10 punti.
Capisci che non é serata quando Pierce, dopo un inizio incoraggiante, incomincia a tirar mattoni; quando J.R. continua a sganciare bombe su bombe; ma, soprattutto, quando a fine terzo quarto i Knicks sono avanti di 9, dopo aver toccato anche il +16.
Allora capisci che non é serata, e ti ricordi anche che é gara 7, e se perdi non c'é un domani.
Ma soprattutto se lo ricordano i tuoi giocatori, che ricorrono a energie inaspettate spinti da un pubblico favoloso e dall' orgoglio: Garnett e Sullinger/Green (utilizzato da 4 per lunghi tratti di gara) tirano su un muro in mezzo all' area, Bradley esplode due bombe, Pierce appoggia al vetro a ripetizione e Rondo confeziona assist su assist (11, con 6 rubate e 8 reb, MVP della serata). In un battito di ciglia ti ritrovi in parità (parziale aperto di 14-5), e i Knicks, che per tre quarti di gara avevano ricominciato a non sbagliar nulla, improvvisamente incappano in errori grossolani: la mano di tutti, compresi 'Melo e J.R (27 alla fine per lui), trema. Non quella dei Celtics, abituati a questi palcoscenisci, che scappano addirittura sul +10 (con un parziale di 29-10). Alla fine finisce 87-82, con l' ultimo quarto che si chiude con un incredibile 29-15.
E allora, quando vedi tutto il Boston Garden in festa e Garnett battersi il pugno sul petto, capisci che forse ti eri sbagliato: capisci che si, era serata.

Ora i Bulls.

martedì 11 dicembre 2012

First Round Game 6 Celtics @ Knicks

A 2' dalla fine ci crolla il mondo sotto i piedi: dopo aver condotto per tutta la gara, 'Melo piazza la schiacciata del +1. Lo stesso 'Melo che, dopo esser stato neutralizzato nei primi tre quarti, ha preso ritmo proprio nell' ultimo quarto.
Ma Garnett non ci sta: spalle a canestro si inventa un giro sul piede perno e l'appoggio al tabellone per il controsorpasso (72-71). J.R. Smith impatta con 1/2 dalla lunetta, ma Pierce, dopo un inizio incoraggiante, fallisce il +2. A 40'' 'Melo va dentro per il tiro del +2, ma Pierce, in single coverage, compie un lavoro mostruoso e costringe la stella dei Knicks a tirare di sinistro dai 5 metri: fuori.
Garnett ci riporta sul +2 (76-74) e i Knicks a 15'' dalla fine hanno la palla del pareggio/ sorpasso in mano.
Kidd serve Anthony, il quale, dopo aver preso un metro di vantaggio su Pierce, si alza per il tiro del pareggio.
Vabbé ragazzi, ora pareggia, penso.
E invece NO. Perché un pazzesco Pierce si inventa la stoppata da dietro!! Garnett fissa il +4 finale dalla lunetta (78-74): è finita, È FINITA! SARÁ GARA 7 A BOSTON!!

Encomiabili tutti, ma fatemi sottolineare le prestazione maiuscole di KG, che ci ha sorretto offensivamente nel finale ed MVP della gara, e Pierce, che ha deciso la partita difensivamente fermando 'Melo alla fine!

Sarà gara 7, a Boston: incredibile.

giovedì 6 dicembre 2012

First Round Game 5 Celticks vs Knicks

Puo' essere l'ultima gara della stagione per i Celtics, che sotto 3-1 hanno già le spalle al muro e sono costretti a vincere per tenere viva la serie. I tifosi si sono stretti in torno alla squadra, e perdere davanti a questa cornice di pubblico sarebbe doppiamente doloroso. No, se i Knicks vinceranno la serie non accadrà qui, in gara 5, davanti al nostro pubblico.
E come me la pensano i ragazzi, che scendono in campo concentrati, e soprattutto la pensa un signore col numero 5 sulla schiena: Garnett guida la carica e Boston innalza una barriera difensiva nel primo quarto, concedendo solo 14 punti agli avversari. Il problema, però, é che in attacco non rende altrettanto bene come in difesa e segna 15 punti, appena uno in piú dei Knicks.
L'atteggiamento é però quello giusto: i C's lottano si ogni pallone, chiudendo gli spazi sotto il proprio tabellone e aprendo il gas con Rondo e Allen in campo aperto. Finalmente le percentuali dei Knicks iniziano a calare, soprattutto quelle di J.R.Smith(spento, letteralmente SPENTO da AVERY BRADLEY, che finalmente fa il suo ritorno e cambia la partita difensivamente): d'altronde non potevano continuare a tirare cosí bene dal perimetro per tutta la serie!
Scappiamo via, quindi, nel secondo quarto: a metà partita siamo sul +15. Da lí in poi é normale amministrazione, con una tripla di Pierce tocchiamo il +20. Da lí in poi é Garbage Time: giocano solo le seconde linee. Finisce 83-67 Boston, +16 con Garnett MVP da 18 punti e 12 reb, Allen e Sullinger ne aggiungono 15 in due, ma tutti i ragazzi si comportano alla grande.
No, non é ancora finita: Boston annula il primo match point e forza gara 6 a New York. Ci  vuole comunque una mezza impresa, ma il primo passo é stato fatto. Boston é viva.

lunedì 3 dicembre 2012

First Round Game 3&5 Celtics @ Knicks

Eh no eh...cosí non é possibile: va bene Melo, Kidd, Stat e J.R.Smith...va bene il loro talento, ma cosí é sinceramente troppo: Kidd che dimostra 20 anni e fa canestri acrobatici in area contro Garnett in aiuto, Stat che prende e mette piú triple di Allen (ha una buonissima mano, é vero, ma 4/4 in un tempo non é credibile), tiri che, dopo esser finiti sul primo ferro, entrano non si sa come...Qua non é tanto questione di correzioni difensive, é che ai Knicks sta entrando tutto, TUTTO.

Di gara 3&4, entrambe al Madison Square Garden, non avrei neanche voglia di parlarne, tanto é lo sconforto che ho provato giocandole: non si tratta di difendere meglio, quando loro la mettono anche da metà campo. Le due partite seguono binari diversi, ma il risultato é il medesimo: vittoria Knicks. La prima é un'asfaltata tremenda, non tanto nel punteggio finale (80-67, comunque), quanto per lo svolgimento del match: non siamo mai stati in partita, con Pierce che é veramente un fantasma.
Gara 4(vittoria Knicks 82-68) la affrontiamo con il coltello fra i denti, stiamo avanti a lungo con Sullinger molto attivo, ma torniamo sempre al punto di partenza: i nostri tiri piedi per terra e con spazio escono, i loro con 3 uomini addosso no.

Siamo sotto 3-1 e ora si  torna al Garden per gara 5: dobbiamo vincerne tre in fila, altrimenti é già finita.

Sul piano del gioco, mi sento di dire che la serie é apertissima e abbiamo la possibilità di ribaltarla, perché nelle ultime due gare abbiamo giocato addirittura meglio di loro. Ma a questo punto non dipende da noi e dal nostro gioco, quanto dalla buona sorte, che finora ha mostrato chiaramente da che parte stia: quella sbagliata.

venerdì 30 novembre 2012

First Round Game 1&2 Celtics vs Knicks

Premessa: che sarebbe stata dura, lo sapevamo (i Knicks ci avevano messo in serissima difficoltá in RS), ma cosí dura no, non ce lo aspettavamo.

Game 1

La serie inizia a Boston, visto il fattore campo a favore dei Celtics. L'atmosfera è quella della grandi sfide, il pubblico del Garden è interamente dipinto di verde per un colpo d'occhio da brividi.
Si parte, e si parte male: Kidd ha rivoluzionato questi Knicks di D'Antoni, giocano di squadra e sfruttano al meglio il tanto talento a loro disposizione. I celtics non riescono a trovare la via del canestro, i Knicks invece la trovano anche con troppa facilitá e scappano via: +14 a fine primo quarto. La reazione cge ci si aspetta non c' è neanche nel secondo quarto, almeno fino a quando non decidiamo di mandare al diavolo il sistema con le nostre de torri e schieriamo Green da 4. Con questa mossa, e con Courtney Lee al posto di Allen, parte la riscossa. Garnett e Wallace giocano a turno da 5, con Rondo, Lee, Pierce e Green sul perimetro. Come detto, cambia tutto: a fine terzo quarto mettiamo addirittura la testa avanti: 59-57.
Ma abbiamo rotazioni parecchio corte, soprattutto per quanto riguarda gli esterni (Rondo,Allen e Lee per due spot, vista l'assenza di Bradley). La fatica si fa sentire, Pierce sbaglia tutto e precipitamo a -11 a 2' dalla fine: finita. Anzi no, perchè succede l'incredibile: Lee, autore di una partita maiuscola, piazza tre bombe e una rubata che vale altri due punti, Green mette pure lui una tripla. I celtics sono incredibilmente a -3 e hanno la palla in mano con 3" alla fine. Qui mi assale il dubbio: dare la palla a Pierce, freddo ma abituato a queste situazioni, o a Lee,  che è in serata da go-to-guy? Barrate pure A, palla a Pierce e tripla centrale sul ferro. Stavolta è davvero finita. Vincono i Knicks 86-83 (Kidd autore di 24 punti), non bastano 28(!!) punti di Lee e un Green positivo; molto male Allen, Pierce e Garnett. I Celtics son giâ con le spalle al muro.

Game 2

Gara due è giá da dentro-fuori per i Celtics, che devono vincere per tenere accesa la serie. Ecco, appunto: l'inizio è la replica della gara precedente. I Knicks chiudono sul +9 il primo quarto (21-12), e a metá secondo quarto la serie è finita: i Celtics sono a -23. -23!!!! Ma il fatto assurdo è che Allen, ma soprattutto Garnett e Pierce sbagliano l'impossibile, anche a livello di scelte, come se fossero dei rookie qualsiasi alla prima esperienza ai PO. Ritento Green da 4, ma stavolta non funge, almeno non cosí bene come in gara 1. A questo punto tento la mossa della disperazione: gioco senza Pierce, Garnett, Allen e Wallace (comunque abbastanza positivo) e schiero un quintetto improbabile con Rondo, Lee, Kris Joseph (signori, rispolverato per l'occasione), Green e Sullinger da 5 (!!!!). L' idea è: visto che con le due torri e il quintetto tradizionale, puntiamo tutto sull' energia dei giovani e giochiamo la "small-ball) con pressing a tutto campo. Non ci crederete: FUNZIONA. Tanto che la ribaltiamo: Lee ne ha giá messi 20 a fine terzo quarto, Sullinger ha inchiodato 3 schiacciate utili per caricare l'ambiente e i Celtics tornano sotto. E a metá quarto quarto esplode Green, 9 punti in 1' e sorpasso, incredibile, per i Celtics. Che scappano via. Il finale è 78-71 , l' MVP Lee (chiude a 22 e aggiunge 6 reb) che a questo punto è veramente il go-to-guy, Green ne aggiunge 18, Sullinger 12 in 16'. Vincono i Celtics: li ridico perchè non ci credo neppure io. E vincono senza Pierce (10' su 32'), Garnett e Allen, che nel secondo tempo non hanno visto il campo.

La senzazione è che siamo inferiori, il loro talento offensivo é troppo, e se j Big Three non tornano a giocare non abbiamo speranze. Pero' intanto siamo 1-1, quando á metá gara 2 eravamo giá in vacanza.

martedì 27 novembre 2012

E ora... Play-Offs!

Dopo la brillante vittoria con i Bulls i Celtics si preparano al trittico finale contro Mavs-Hawks-Nets.

Quella contro Dallas é una partita tirata: Nowitzky sfodera una prestazione al livello dei Play-Offs 2011, ma dall'altra parte Rondo disegna basket con i giochi a due con Garnett. Il finale è in volata, dopo una partita sempre in equilibrio: Pierce firma il +3, Brand fa 1-2 ai liberi, Rondo sbaglia il jumper del +4 ma Nowitsky viene contenuto da Kg, e il suo tiro finisce solo sul ferro. Vincono i Celts 92-90.

Con gli Hawks, invece, é tutto piú facile per i Celts, che si servono a lungo della panchina: finisce 85-70, con ancora una buona prestazione di Sullinger

Si arriva così all'ultima partita contro i Nets, scontro che vale il secondo posto a Est dietro gli Heat. L' attesa è grande, ci si aspetta una gran partita. L' attesa è peró delusa: i Nets decidono di tenere a riposo D-Will e Joe Johnson. La partita si chiude così nei primi due quarti, con un secondo tempo in cui le seconde e le terze linee hanno ampio spazio. Vincono i Celtics 83-71.

Boston arriva così ai PO cavalcando una serie di 4 vittorie e occupando il secondo posto a Est dietro gli Heat (ottimo: lo scontro diretto sará possibile non prima della finale di Conference).
Purtroppo peró arrivano anche con DUE INFORTUNI: Fab Melo( fuori dalle 2 alle 4 settimane) e, soprattutto, Avery Bradley (fuori per una tendinite per 2 settimane). Due assenze pesanti che ci costringeranno a modificare le nostre rotazioni (soprattutto Bradley è una pedina chiave).

Per quanto riguarda i premi: Durant e l'MVP, Lillard il rookie dell'anno, Derrick Williams il sesto uomo, Spoelstra l'allenatore,la rivelazione Dragic, RONDO il MIGLIOR DIFENSORE.
E proprio Rondo fa parte, ovviamente, del primo quintetto difensivo e del terzo ideale dell'Nba, GARNETT invece del secondo quintetto ideale e di quello difensivo.

Per quanto riguarda la griglia dei Po:
EST

1 Heat
8 Hawks

4 Nets
5 Bucks

3 Bulls
6 Magic

2 Celtics
7 Knicks

OVEST

1 Thunders
8 Hornets

4 Grizzlies
5 Nuggets

3 Lakers
6 Suns

2 Spurs
7 Blazers

Sará quindi Celtics - Knicks , per un primo turno di fuoco fra due franchigie la cui rivalitá ha scritto pagine di storia importanti dell'NBA.

giovedì 22 novembre 2012

Rush finale

Ci siamo, é l'ultima parte di stagione,
quella dopo l'All-Star Game, la più calda.
Subito incappiamo in un back-to-back particolarmente impegnativo: Lakers e Nuggets, entrambe fuori casa.

Quella con i Lakers é una partita speciale, si sa: si affrontano le due squadre con il maggior numero di titoli vinti, le due franchigie che hanno fatto la storia dell'Nba con la loro rivalità. Lo Staples Center è una bolgia, i Celtics giocano particolarmente bene ma dall'altra parte c'é un Gasol principesco. Dopo aver condotto per tutta la partita, seppur mai in doppia cifra, i verdi si trovan sotto di 2 quando Pierce, servito da Rondo dopo un pick'n'roll con Garnett (in cui Pierce è il terzo uomo sul perimetro), si alza per sganciare la bomba che vale il +1: il tiro è comodissimo, il laker più vicino è a due metri...é DENTRO, E' DENTRO..NAAA, PRIMO FERRO E GAME, SET AND MATCH. Finisce 81-77 dopo la giostra di tiri liberi..non serve a nulla un KG versione extralusso.

Si perde anche in Colorado, sempre di misura,(78-74) e paghiamo le fatiche della bruciante sconfitta del giorno prima.

Sembra l'inizio della fine, ma i C's si riprendono con Jazz (77-72) , Suns (82-80) e Hornets (82-79), salvo perdere clamorosamente con i Raptors per 80-77 (si, i Raptors..).

Si arriva quindi allo scontro con i Bulls allo United Centre, scontro che vale il secondo posto a Est dietro gli Heat.
E qui i Celtics sprigionano tutta la loro energia e la loro frustrazione (ancora per la sconfitta con i Lakers): conducono sempre, dall'inizio alla fine, dopo un primo quarto chiuso sul +9 (21-12). I Bulls si rifanno sotto nell'ultimo quarto, ma la panchina dei Celts, con un sorprendete Jared Sullinger (16 in 8 minuti!! e palma di MVP della serata !!!), rispediscono indietro i Bulls: finisce 89-76 ed è anche LA PRIMA VITTORIA CONTRO UNA GRANDE. Non male, per essere praticamente alla fine della RS...

Ormai mancano solo tre partite (Mavs, Hawks e Nets). Quella con i Nets sará probabilmente decisiva, in quanto scontro diretto per il seconso posto a Est. Avanti tutta, dunque: stanno arrivando i PlayOffs!

ps: nota a margine: se Gallinari ci ha aperto in due, Belinelli non ha visto il campo con i Bulls...

domenica 18 novembre 2012

All-Star Weekend

Ci siamo, la svolta della stagione: il weekend delle stelle, momento che storicamente segna l'inizio della parte calda della RS in vista dei sempre più imminenti Play-Offs.

Prima però i  Celtics volano a Sacramento, dove, un po' a sorpresa, trovano dei Kings apparentemente per nulla in difficoltà, nonostante il pessimo record. La partita è di quelle vere, e se Tyreke Evans è un po' in difficoltà, Cousins detta legge nel pitturato. Sacramento tiene il ritmo dei verdi, che si affidano con particolare convinzione alla panchina, ma alla fine devono cedere di fronte alla Veritá, al secolo Paul Pierce, che con 7 punti negli ultimi due minuti sigla la vittoria 79-74.

Pocco dopo i Celtics volano a Memphis: la sfida é di livello, i Grizzlies sono una delle poche squadre che possono contrastare i verdi sotto i tabelloni. E cosi accade: Wallace soffre parecchio Marc Gasol, e Garnett non ha certamente vita facile con un Randolph da 20 punti. Nonostante questo, e seppur giochino nella tana del nemico, i Celtics tengono, grazie soprattutto a un ottimo Green dalla panchina. Proprio Green, pero', spara sul secondo ferro la tripla della vittoria: dei buoni Celtics vengono sconfitti 79-78.

Garnett e Pierce vengono chiamati dagli allenatori come riserve per l'Est, ma nonostante le loro discrete prestazioni l'Ovest vince 96-95.
Il venerdì sera le matricole avevano asfaltato i sophomores di 19 punti.

Si interrompe quindi a Memphis la striscia di vittorie dei Celtics, che pero' continuano a presentare un record (13-6) di buon livello, soprattutto considerando l'inizio di stagione

martedì 13 novembre 2012

Invincibili!

I Celtics non si fermano più.
Al Garden arrivano i temibili T'Wolves di Love, Rubio, Roy e McGrady(!). I lupi dimostrano subito di non essere solo una squadra piena di talento, ma anche organizzata e unita. Scappano via in doppia cifra, poi nel terzo quarto Allen gira la partita, Garnett metre la museruola a Love e Pierce firma il pareggio. Ma non basta, perche i Wolves rimangono lì anche nel quarto quarto, con un McGrady in versione extralusso. Sul 72-71 Love viene fermato in post da una difesa enciclopedica di KG (che evidentemente sentiva la partita contro la sua ex squadra), Pierce fa 2-2 ai liberi ma la partita non è ugualmente finita. Rimessa con 3" sul cronometro: Rubio riceve palla e gioca un pick'n'pop con Love, ma la tripla dell'uomo franchigia Wolves finisce solo sul secondo ferro.

Altra partita, e altra squadra che si trova fuori dalla zona Playoffs a Ovest. Si vola a Los Angeles contro i temibili Clips di Paul, ma non solo (Griffin, Odom, Billups, Crawford..).
I Clips dimostrano di non meritare la loro posizione in classifica, anche se l'ottimo Jeff Green, dalla panchina, spezza la partita con 12 punti nel solo terzo quarto (20 alla fine). Nonostante Griffin sia letteralmente cancellato da Garnett, in versione Mvp in queste partite, i Clips tornano sotto con Crawford e hanno la palla della vittoria sul 73-71 per i Verdi.
CP3 prova un gioco a due, Rondo rimane incagliato sul blocco di Griffin, quando all'improvviso Garnett, abbandonato Griffin,arriva in aiuto e stoppa la tripla di Paul sulla sirena.

Per l'MVP difensivo io avrei una candidatura..provate a indovinare.
Ora i Verdi sono 12-5, non perdono da oltre un mese e si preparano ad affrontare i poco temibili Kings!

martedì 6 novembre 2012

E sono 4!

-"Coach, ora abbiamo una sfida difficile contro i Bobcats che hanno il nostro stesso record (8-5)".
-"I Bobcats 8-5?!?!?!".
Mi risponde così il Barba, al secolo Barbatrucco, il mentore di tutti i 2kallenatori, quando gli preannuncio l'imminente sfida contro la squadra gestita da Jordan. In effetti è strano vedere i Bobcats così in alto nella conference, ma se son lí un motivo ci sarà. Giusto? Sbagliato. Come al solito il coach zen ha visto lungo e c'ha preso: i Bobcats non son neanche classificabili come squadra. Nel primo quarto riescono a subire un parziale di 32-12, e a chiudere la partita sul 107-59 per i Celtics (+48!!!!). E subire 107 punti in 32 minuti é roba da Guinnes dei primati; da Bobcats, insomma. Tutto a vantaggio dei Verdi, che venivamo da due vittorie consecutive (Wizards e Pistons).

Si sa, una vittoria tira l'altra, e i Celtics vanno a vincere anche a Houston (nella versione pre-Harden), senza dominare ma controllando comunque abbastanza agevolmente (81-70 il finale). Da sottolineare ancora una volta i 20 punti di Pierce, che sta attraversando un periodo di grazia.

I Celtics dovevano infilare un filotto di vittorie, e cosí é stato: ora sono 4 consecutive. Certo, non contro avversari particolarmente impegnativi, ma sono comunque vittorie importanti.
La strada é tracciata, ora bisogna solo percorrerla

domenica 4 novembre 2012

The Captain and the Truth

In NBA the captain and the truth è uno e uno soltanto: Paul Pierce. Il capitano dei Celtics, soprannominato The Truth da Shaquille O'Neal, sfodera una prestazione di altissimo livello nella sfida al Garden contro Detroit. Certo, i Pistons non sono quelli del triennio 2004-2005-2006,
ma vengono letteralmente travolti dalla furia di Paul Pierce, che mette a referto 40 punti, 10 dei quali negli ultimi due minuti del match, quando i Piston erano risaliti fino al -2, dopo esser sempre stati sotto in doppia cifra. Pierce condisce il tutto con 4 assist e 9 rimbalzi e trascina i Celtics alla vittoria per 74-66 (40 punti su 74!!!).

I Celtics ora hanno un record di 8-5 e si preparano alla sfida, che sa tanto di scontro diretto, contro i sorprendenti Bobcats (8-5).

martedì 30 ottobre 2012

Luci ed ombre sui Celtics

A Boston arrivano i Knicks di 'Melo e Stat, ovvero la squadra col record peggiore della lega. E un motivo c'è, fidatevi. Infatti, se è vero che a New York il talento abbonda, é anche vero che non esiste una minima chimica di squadra. E questo, contro una squadra come Boston, che della chimica fa il suo cavallo di battaglia, non puo' che portare a una roboante sconfitta per i Knicks. I Verdi vincono 89-69  una partita che hanno sempre in controllo.

I Celtics volano quindi in Texas, all'ombra dell'Alamo, per affrontare gli Spurs. Una sfida fra due squadre ricche di campioni che si rifiutano di imboccare il viale del tramonto. La sfida è magnifica, molto tattica e fisica: basket allo stato puro, tanto che sembra una finale, piú che una partita di RS. Gli ultimi minuti si giocano in una bolgia, che esplode al momento del jumper del pareggio di Tim Duncan a 2'' dalla fine(dopo che Rondo aveva fatto 1/2 ai liberi). Pierce spara sul secondo ferro il tiro della vittoria e si va all'overtime. Un supplemento di spettacolo, insomma. Prolungamento che si rivela fatale per i Celtics, che sono costretti a cedere 84-81, e che sbagliano ancora, sempre con Pierce, il tiro del pareggio sulla sirena. Non basta un Garnett eterno da 28 punti.

Pierce che sbaglia due tiri sulla sirena in una singola partita è cosa piú unica che rara, e infatti il capitano di Boston si rifá quando, nella partita successiva contro i Wizards al Garden, segna il fade-away della vittoria (66-65) facendo impazzire di gioia i tifosi bostoniani.

Due vittorie e una sconfitta. Ancora non si riesce a ingranare. E se le luci sono le due vittorie (anche se quella con i Wizards non è stata una partita giocata al livello delle precedenti), le ombre non sono rappresentate tanto dalla sconfitta di S.Antonio, quanto dall'ennesima vittoria buttata via in volata contro una diretta avversaria.

venerdì 26 ottobre 2012

Celtics fulminati, poi si riprendono

1-1  e palla al centro.
Dopo le due vittorie in fila i Celtics incappano in una sconfitta contro i Thunders, tuoni, di Oklahoma.
I verdi rimangono fulminati dall'atletismo degli avversari, che a piú riprese conducono anche in doppia cifra. I Celtics pero', nonostante l'assenza di Rondo , rimangono sempre in scia, ma nulla possono quando Durant entra in ritmo, nel secondo tempo, e scava il solco per i suoi. La partita finisce 72-69, con Ray Allen che prima mette la tripla del -1 a 2'' dalla fine, ma poi fallisce la bomba del pareggio sulla sirena. Durant marchia a fuoco la vittoria con 30 punti (che in partite da 32 minuti equivalgono a 40).

I verdi tornano finalmente sulla costa Est, e sempre senza Rondo vengono accolti alla Quicken Loans Arena dai Cavaliers. La partita è delicata per entrambe le formazioni. I Cavs nel primo tempo sono molto piú reattivi e chiudono avanti di 6 lunghezze. Boston è in ritardo su ogni pallone.
Poi, negli ultimi due quarti, arriva la mossa della premiata ditta Doc Rivers-Browns che cambia la partita: la zona 1-3-1. I Cavalieri non ci capiscono piú nulla e segnano solo 24 punti in due quarti, a fronte dei 48 dei verdi di Boston. I Celtics dunque girano la partita e vincono addirittura in scioltezza, con il risultato finale che recita 76-58.

Il bilancio ora è di 5 vittorie e 4 sconfitte, e la prossima partita è contro i New York Knicks, i rivali di sempre.

martedì 23 ottobre 2012

Boston perde ancora, poi risorge

Dopo la sconfitta con gli Heat si rimane in Florida per il back to back contro i Magic, in fase di ricostruzione dopo l'addio di Superman Howard.
Non ci sará Superman, ma la serata è comunque Magic(a) per Orlando, che inizia con un 16-2 e a metá gara è avanti 39-19. Non che Boston giochi male, almeno non da giustificare un -20: semplicemente i verdi soffrono terribilmente il back to back (anche perchè la partita con gli Heat è risultata particolarmente probante anche sul piano nervoso), e tutti i tiri, ben costruiti, escono (Pierce chiuderá con 2 punti e 1-11, ma almeno 7 erano tiri piedi per terra con due metri di spazio). Insomma, la classica partita storta, che pero' arriva al momento sbagliato. La perdiamo, ovviamente, ma la perdiamo con una grande reazione,in particolare della panchina, che ci riporta anche a -2, clamorosamente. Finisce pero' 73-66 Magic, ma per come si è sviluppato il match è quasi una vittoria.

Sotto 2-3 affrontiamo i Bucks di Ellis e Jennings, una coppia di peperini. I Celtics pero' risorgono con un Pierce da 24 e controllano sempre la partita, dopo aver fatto il vuoto nel secondo quarto (+14 all'intervallo). La partita finisce sul 76-70, dopo  una mini rimonta Bucks, che serve solamente ad alleggerire il parziale.

Si vola quindi in California, precisamente a San Francisco per affrontare i Warriors, squadra sempre imprevedibile (soprattutto nella vecchia edizione di curry+ellis).
I Verdi di Boston fan subito il vuoto nel primo quarto con un Garnett da 15. Golden State peró non molla e comicia una lenta rimonta che riporta il risultato in discussione a 5 minuti dalla fine. Pierce allora sale in cattedra infilando 10 punti e servendo 2 cioccolatini a Garnett (19 con 6 ast e 6 reb per Pierce alla fine,votato MVP, e 21+12 per KG).
Golden State ha comunque la palla della vittoria sulla sirena, ma la tripla da 8 metri di Curry si infrange sul primo ferro. Finisce 81-79 Boston, che ora ha un record di 4-3 ed è quinta nella Conference.

La prossima è ancora fuori casa, a Ovest, contro i temibilissimi Oklahoma City Thunder di Durant, Harden e Westbrook. E Boston sará senza Rondo, fuori 2 settimane per un'infiammazione alla caviglia.

domenica 21 ottobre 2012

Un uno-due da far girare la testa

Che sberle ragazzi. Lo diciamo subito: incappiamo in due sconfitte. Evitabili, e la beffa sta proprio in ció.

Voliamo a Indianapolis e subito si ripete il copione delle prime due gare vinte, solo che stavolta ad andar sotto di 19 a metá terzo quarto siamo noi. I celtics sono spenti,scarichi e vengono tartassati dalle continue penetrazioni avversarie (Granger e George sugli scudi).
Poi, magicamente, peschiamo il coniglio dal cilindro. Coniglio che ha un nome e un cognome preciso: Courtney Lee,che con 13 in fila ci rianima, manco fosse un defibrillatore. Torniamo clamorosamente in partita, a due minuti dalla fine, sotto di due (72-70), avremmo anche la tripla del sorpasso, ma il tiro di Allen si spegne sul ferro. Finisce 78-74.

Come se non bastasse, perdiamo anche a Miami. E brucia parecchio, perchè stavamo dominando.
Nei primi due quarti Miami prova ripetutamente ad andarsene (+8 nel primo quarto, +9 nel secondo), con LeBron scatenato e un Terry che ne mette 9 con tre bombe in 6 minuti. Ma una clamorosa difesa (soprattutto di Wallace e Garnett) e un maestoso Garnett da 14 e 8 all'intervallo ci tengono a galla. Anzi, a metá gara siamo sul +3.
Il terzo quarto è un'apoteosi verde, Pierce e Garnett tagliano in due la difesa degli Heat con un pick'n'roll difficilmente difendibile, Allen colpisce da tre e difensivamente dominiamo. Tocchiamo anche il +11, LeBron e Wade son neutralizzati. Ecco,appunto. Spunta Chalmers con 5 in fila a fine quarto e riporta gli heat a -6. Subiamo il colpo psicologico e nell'ultimo quarto ci sciogliamo come neve al sole, anche perchè i veterani sono stanchi morti. (Non ho gestito benissimo le rotazioni,ma quanto Garnett fattura 23-14 a fine terzo quarto cosa fai,non lo cavalchi?!). Finisce 76-69, con soli 8 punti all'attivo nell'ultimo quarto.

Che doppia scoppola, ragazzi.
Ora in back to back a Orlando. Con la lingua a penzoloni.

venerdì 19 ottobre 2012

Allacciate le cinture,si parte!

É tutto pronto per l'inizio di questa stagione con i verdi di Boston,che si presentano con un roster molto lungo,particolare che permetterà di gestire al meglio le risorse fisiche dei veterani (qualcuno ha detto Garnett,Allen e Pierce?).
La stagione sará lunga 29 partite,i playoffs presenteranno serie al meglio delle sette gare (e le partite saranno da 8 minuti a quarto).

Pronti via,si inizia al Garden con i Sixers. Dopo un primo tempo equilibrato,con un Pierce da 9 punti in un quarto,apriamo il gas e lasciamo lì i Sixers di Bynum. Nel terzo quarto tocchiamo anche il +20, poi la nostra panchina subisce la reazione dei Sixers. Bradley,Green e un canestro di Garnett fissano comunque il finale sull' 85-78 per la nostra prima vittoria.
L'essere stati quasi sempre in controllo ha permesso di far riposare i titolari,con un Pierce comunque sugli scudi (18 in 19 minuti).
Andamento analogo presenta la seconda partita,sempre al Garden, contro i Blazers. Copione che si ripete,e vittoria ancora piú agevole: 74-61 il finale.

Prime due partite positive quindi, con la coppia Garnett-Wallace che sembra aver trovato giá il giusto equilibrio e difensivamente chiude benissimo gli spazi in area.

Ora si va ad Est, prima contro i Pacers (senza Bradley,fuori per due settimane), poi per un back to back in Florida (Heat e Magic).
Il gioco si fa subito duro.

giovedì 18 ottobre 2012

Nuova avventura, vecchi compagni

Finalmente la svolta: nasce Where Nba2k Happens, un blog attraverso cui racconterò le mie avventure nei vari 2kmondi cestistici.
Parte quindi una duplice nuova avventura: quella sul blog e quella sui campi cestistici di Nba 2k12 (con i roster aggiornati pero' a metà ottobre 2012).
Vecchi compagni sono invece quelli che hanno ispirato la nascita di questo blog, due utenti conosciuti in altri lidi e che si sono trasferiti su blogger, creando due blog che vi invito a visitare: rimarrete piacevolmente sorpresi. ( ecco i due link: http://kobangelestimes.blogspot.it/  e  http://the2kballdontlie.blogspot.it/  )
Ma non solo,vecchi compagni sono anche i componenti della squadra con cui intraprenderò la mia avventura: I Boston Celtics!
Perchè Boston? Principalmente perchè la sfida è ardua,e consiste nel dare l'ultimo assalto al titolo e contemporaneamente iniziare una ricostruzione ponendo le basi per un futuro vincente. In secondo luogo,per l'ammirazione smisurata che provo per la tecnica sopraffina di alcuni giocatori,fra cui spicca Kevin Garnett. E' la passione smisurata per questo giocatore che mi ha spinto a intraprendere questa nuova avventura.
 Saranno dei Celtics diversi dalla loro controparte reale: avranno l'aggiunta di Rasheed Wallace(non per motivi tecnici,almeno non solo,ma,anche qui,per motvi esclusivamente di cuore in senso cestistico),e di Ray "He got game"Allen,che ritorna a Boston da Miami in cambio del "Jet" Jason Terry.
Per il resto,quello che vi aspetta,non è altro che una Nba estremamente realistica e pura.
Che l'avventura abbia inizio,dunque.