-"Coach, ora abbiamo una sfida difficile contro i Bobcats che hanno il nostro stesso record (8-5)".
-"I Bobcats 8-5?!?!?!".
Mi risponde così il Barba, al secolo Barbatrucco, il mentore di tutti i 2kallenatori, quando gli preannuncio l'imminente sfida contro la squadra gestita da Jordan. In effetti è strano vedere i Bobcats così in alto nella conference, ma se son lí un motivo ci sarà. Giusto? Sbagliato. Come al solito il coach zen ha visto lungo e c'ha preso: i Bobcats non son neanche classificabili come squadra. Nel primo quarto riescono a subire un parziale di 32-12, e a chiudere la partita sul 107-59 per i Celtics (+48!!!!). E subire 107 punti in 32 minuti é roba da Guinnes dei primati; da Bobcats, insomma. Tutto a vantaggio dei Verdi, che venivamo da due vittorie consecutive (Wizards e Pistons).
Si sa, una vittoria tira l'altra, e i Celtics vanno a vincere anche a Houston (nella versione pre-Harden), senza dominare ma controllando comunque abbastanza agevolmente (81-70 il finale). Da sottolineare ancora una volta i 20 punti di Pierce, che sta attraversando un periodo di grazia.
I Celtics dovevano infilare un filotto di vittorie, e cosí é stato: ora sono 4 consecutive. Certo, non contro avversari particolarmente impegnativi, ma sono comunque vittorie importanti.
La strada é tracciata, ora bisogna solo percorrerla
Bene, continua così. Vincere aiuta a vincere e acquisendo fiducia si possono fare tante cose positive.
RispondiEliminaE poi, si sa, la regular season si vince con le piccole!
DAICAZZO! Ecco le vittorie consecutive che servivano per iniziare a dare un'accelerata! I Bobcats è palese che sono in un trip da funghi allucinogeni perchè raggiungere iul -48 in una partita da 32 minuti è fuori da ogni logica: è una partita che fa classifica ma che non è analizzabile.
RispondiEliminaOttima invece la vittoria a Houston, anche se sono i Rockets pre-Harden. Una double vu di 48 punti poteva far allentare la presa nella gara precedente e invece sei andato in Texas a controllare.